Il lagrimoso lamento della mag.ca mad.a Hippolita Passerotti bolognese.
- Ballad Title
- Il lagrimoso lamento della mag.ca mad.a Hippolita Passerotti bolognese.
- Indicated Tune
- terza rima
- Digital Source
- http://books.google.com.au/books?id=lAEYAAAAYAAJ&pg=RA1-PA64&lpg=RA1-PA64&dq=Hippolita+Passerotti+decapitata&source=bl&ots=SDPV-4PEFs&sig=4VAp_sIUWQyL5V9UKlDxhxp9kCI&hl=en&sa=X&ei=ZFq5UdjwIsaWkgWFiYHQDQ&ved=0CDkQ6AEwAg#v=onepage&q=Hippolita%20Passerotti%20decapitata&f=false
- Subject/theme
- beheading
- Italian
- murder
- Background Information
- Ippolita Pensarotti and Ludovico Landinelli
- Event Date
- 1587
- Event Location
- Bologna
- Printing Location
- In Bologna : appresso Alessandro Benacci, [1587?].
- Ballad Author
- Ferrari, Marc'Antonio
- Crime
- murder
- Gender of Accused
- Multiple
- Method of Punishment
- beheading
- Relevant Countries
- Italy
- Category
- Crime and Punishment Ballads
- Sub-Category
-
Execution Ballads
- Language
-
Italian Ballads
- Notes
-
cf: Croce verses on same topic, Meryl Bailey
- Transcription
-
AHI dispietata, & inhumana sorte,
Nemica sempre a me tu sci pur stata,
Ne abandonata m hai per sin' a morte,
Contraria fusti a me da poi che nata;
Fui, dal ventre materno, e cosi strana,
Piu ch'Orsa, o Tigre, in ver di me arabbiata.
Sei stata, a me crudel' perversa e vana,
Fortuna ingrata, maledette, e ria,
Che seguir mi volesti, ö_ cruda, ö_ strana.
Tu mi fusti crudel', ma non mai pia,
Et mi tenesti sempre in guai, e pianti
E quivi mi troncasti tö_ la via.
Non valse a me virtö_, suoni, ne canti;
Che mi tenevan grata a l altre donne,
Me li hai hor tun conversi in duri pianti.
Vestir pur mi solea di Bianche gonne,
Di panni neri tu m'hai fatto un dono,
Quai denotan a me pena e passione.
[more]
Veggio ch'apertö_ hai lo Sante Braccie,
Sopra del legno della Santa Croce,
Tu il Demonio da me lunge discaccia.
A te rivolgo gl'occhi, e con la voce,
Per don ti chieggio, ahime del min fallire
Il qual tanto mi duole, e tanto nuoce.
Fa che quest* alma possa in Ciel salire,
A riposar fra l'angeliche squadre,
Che divernirvi, e pur il suo desire.
So pur Signo che con voglie leggiadre,
Tu perdonasti gia a quel ladro, quando,
Raccomandasti l'alma el spirto al Padre.
Eccomi, ch'io vengo seguitando,
Il santo e scur stendar do della morte,
E le tue pene vengo contemplando
Ho tu del Ciel benigne santa Corte,
Dinanzi al tribunal del gran motort,
Siate vi prego side e degna scorte.
Ho regina sacrata a tutte l'hore,
Prega il tuo siglio che mi dia fortezza,
Contra il salso Nemico traditore
E dona all'alma mia pace e allegrezza.
IL FINE.
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